Per l'evasione contributiva l'INPS si ispira agli studi di settore

Il sistema degli studi di settore

per combattere l'evasione contributiva

Per combattere l'evasione contributiva l'INPS si ispira agli studi di settore. Con la circolare n. 23 del 16 febbraio scorso l'Istituto fissa i meccanismi per la lotta all'evasione contributiva. Si tratta di un nuovo sistema messo a punto dall'Ente previdenziale che rivoluziona di fatto, in ambito previdenziale, le modalità delle verifiche che fino ad oggi erano incentrate quasi esclusivamente all'accesso ispettivo direttamente in azienda.

 L'accertamento verrà effettuato in quattro fasi, partendo dall'incrocio dei dati di tutte le amministrazioni pubbliche (Agenzia delle entrate, Camere di commercio, Centri per l'impiego, SIAE, ecc.). Quando tra l'incrocio dei dati in possesso delle varie amministrazioni, emergono anomalie di vario genere che possono indurre a ritenere che vi possa essere qualche irregolarità nella congruità dei dati stessi (principio di coerenza e congruità già in essere nei cosiddetti studi di settore in materia fiscale), allora scatterà l'invito a comparire e spiegare da parte dell'azienda la propria posizione rispetto ai dati acquisiti. Se si dovessero confermare le anomalie, l'azienda sarà invitata a regolarizzare la propria posizione. In caso di accettazione alla regolarizzazione, la verifica verrà conclusa; in caso contrario, vi sarà il tradizionale accesso ispettivo che accerterà eventuali irregolarità.

In questo modo, l'Istituto potrà certamente incrementare notevolmente le verifiche che da una stima della Direzione generale, potrà anche triplicarsi.

In allegato la circolare esplicativa dell'Istituto.

>Allegato Allegato: Circolare INPS n. 23 del 16-2-2010.pdf

Tutte le news